San Sebastiano: il simbolo

Sebastiano è un nome greco e vuol dire 𝘥𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 e il suo simbolo è rappresentato da una corona in cui si intrecciano 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘭𝘮𝘢 e 𝘥𝘶𝘦 𝘧𝘳𝘦𝘤𝘤𝘦.

La palma rappresenta generalmente il martirio; a essa si associa, poi, l’attributo proprio del Santo, in questo caso le 𝘥𝘶𝘦 𝘧𝘳𝘦𝘤𝘤𝘦, anche se, a volte, se ne può trovare semplicemente una.

Egli, infatti, fu legato a un albero e colpito dalle frecce dei suoi colleghi arcieri. Tuttavia, questo non causò la morte del giovane guerriero in Dio, in quanto le frecce non colpirono organi vitali, ma le braccia, il petto e le gambe.

Abbandonato sul campo, perché creduto morto, fu, invece, portato al sicuro e guarito da una pia donna (Irene).

Una volta guarito, Sebastiano tornò al cospetto dell’imperatore Diocleziano per professare la sua fede.

«𝘋𝘪𝘰𝘤𝘭𝘦𝘻𝘪𝘢𝘯𝘰, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘶𝘴𝘤𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘰𝘮𝘣𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘵𝘪𝘳𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘯𝘥𝘦𝘵𝘵𝘢! 𝘛𝘶 𝘩𝘢𝘪 𝘣𝘢𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘤𝘰𝘭 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪 𝘥𝘪 𝘋𝘪𝘰 𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘳𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘦𝘳𝘢̀ 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘴𝘶 𝘥𝘪 𝘵𝘦: 𝘮𝘰𝘳𝘳𝘢𝘪 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘦 𝘋𝘪𝘰 𝘥𝘢𝘳𝘢̀ 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘊𝘩𝘪𝘦𝘴𝘢 𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦. 𝘗𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘪 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘦̀ 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘦 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘢 𝘋𝘪𝘰».

A queste parole l’imperatore rispose con una sentenza di morte che avvenne tramite numerosi colpi di bastone e, una volta accertatane la morte, lo fece buttare nelle fogne.

Era il 20 gennaio del 304 d.C.

È per questo motivo che S. Sebastiano è ricordato come bi-martire, anche se il bastone, in qualità di elemento simbolico del martirio non è mai rappresentato.

Negli “Atti” si racconta che il Santo apparve a Lucina, una matrona romana, chiedendole di essere sepolto là dove si trovavano i corpi di Pietro e Paolo.

Fonti:

I simboli religiosi e culturali di San Sebastiano, p. 12, Libertà, 106, 6 maggio 1999.

sansebastiano.org.

(foto sansebastiano.org)

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