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PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Anche quest’anno, l’associazione Meraki ha il piacere di presentare il Meraki Book Festival – Festival del libro e della cultura, che giunge così alla sua seconda edizione e che si svolgerà il 23 e il 24 settembre 2023, presso il cortile del Palazzo Comunale di Palazzolo Acreide.
Titolo e tema della manifestazione saranno i Legàmi, intesi in senso affettivo, lavorativo e di comunità. Il Festival è nato grazie a una serie di legami che derivano dall’attività svolta dall’associazione Meraki e che hanno dato vita alla prima edizione. Si tratta di legami che abbiamo coltivato e rinnovato nel tempo, che si sono rafforzati con il primo Festival, cui se ne sono aggiunti di nuovi, che ci spingono oggi verso una nuova edizione ricca di novità.
La manifestazione si svolgerà nell’arco di due giornate, con tre sessioni pomeridiane e una serale, intervallate da un aperitivo letterario. Ogni sessione, come lo scorso anno, sarà dedicata a un autore, al tema e al genere letterario da lui scelto, allo scopo di favorire il confronto sui modelli letterari di ispirazione, sulle metodologie di ricerca e sugli stili utilizzati.
Al programma della manifestazione si aggiunge la sezione MBF EXTRA, realizzata grazie alla collaborazione di alcuni partner della nostra associazione.
SABATO 23 SETTEMBRE
17:00 – APERTURA DELLA MANIFESTAZIONE E SALUTI ISTITUZIONALI
17:30 – TRA FANTASIA E REALTÀ
Paolo Tiralongo
Nasce nel 1948 a Noto dove vive e lavora. Maturità classica, laurea in chimica, fotografo amatoriale ha partecipato attivamente alla battaglia per l’istituzione della Riserva Oasi Faunistica di Vendicari. Autore di saggi ed articoli sulla cultura popolare e sulle tematiche ambientali, ha pubblicato: A machina ro ghiacciu, un esempio di protoindustria in Sicilia (1995); La città invisibile, memorie e percorsi smarriti della città di Noto (1995,2018); Lisfera, storie, aneddoti, battute di un personaggio popolare netino (1997); Incontro di fantasie, calendario 2001 Dante Alighieri, Lubecca; Pietra su Pietra, architettura in pietra a secco degli Iblei (1998,2006); Le mani e la pietra, tradizione e tecnica del patrimonio in pietra a secco del comprensorio Eloro (2007); Vendicari, storia e percorsi di una riserva naturale (2014). L’opera Pietra su Pietra è stata presentata in molte città e in particolare nel 2000 a Lubecca dalla Dante Alighieri tedesca e nel 2002 a Locorotondo (Bari) in occasione del Seminario Internazionale sulle Costruzioni in Pietra a Secco.
Il Bosco Sacro
I Liberi Pensatori, chiamati in modo dispregiativo Pessiracasa, sono un gruppo di giovani intellettuali di una immaginaria città della Sicilia alla fine del XVII secolo, che si incontrano nel retrobottega dello speziale, il nobile Luciano Geraci, per leggere e commentare testi spesso invisi alla Chiesa. Attività ben nota al potere ecclesiastico, ma sopportata perché quei giovani provenivano da facoltose famiglie. Le loro giornate, scandite dal lavoro e dagli incontri serali, vengono scompaginate dalla notizia secondo la quale verrà edificato, al margine del Bosco Sacro, una vasta area di macchia mediterranea lungo la costa ionica, il più grande bordello del regno. Il bosco, dove quei giovani erano soliti incontrarsi nelle calde giornate estive, era considerato sacro perché, si diceva, abitato dalle anime degli antenati e perché una tra le tante leggende che vi aleggiavano raccontava che chi soffriva di mal di petto sarebbe guarito se per tre giorni consecutivi ne avesse respirato l’aria resinosa mescolata a quella piena di salsedine che saliva dal mare. Pedro, Rosetta, Luciano e Dario decidendo di difendere quel luogo identitario, si scontrano con gli interessi di una società a Cumacca, che naturalmente gode della protezione del potere politico ed ecclesiale, e ne subiranno la rabbiosa e tragica reazione. Gli avvenimenti raccontati si ispirano ai diversi tentativi, tutti falliti, che nel XVII secolo fecero i viceré’ di espellere il popolo delle meretrici fuori dalle mura delle città siciliane e al vissuto dell’autore che nella sua esperienza di ambientalista ha conosciuto le diverse maschere del potere: dura, grottesca, ignorante, vendicativa.
18:15 – FANTASTICHE AVVENTURE
Annika Morris
Classe 2000, ha iniziato a inventare storie quando ha imparato a scrivere. È più forte di lei: all’improvviso, personaggi sconosciuti prendono forma nella sua mente e la pressano affinché racconti le loro vicende. Il suo motto è “sperimentare sempre” e quotidianamente combatte una dura battaglia contro la noia. Riesce a vincerla ogni volta immergendosi nell’arte, a cui ha deciso di consacrare la sua vita. Abitante di una dimensione perennemente sospesa tra realtà e finzione, non può fare a meno di amare il genere fantasy. Per il momento sta lavorando alla saga Batora, di cui sono stati pubblicati i primi due volumi Il Risveglio, a cui si ispira il videogioco Batora – Lost Haven, e Il Marchio di Terra.
Batora – Il Risveglio
Diane, Amy e Alex sono alle prese con la vita scolastica quando scoprono di non essere normali studentesse, ma Eredi dei Quattro Elementi. Insieme ai Figli del Sole, Eredi dei Quattro Complementari, le Figlie della Luna intraprendono un viaggio alla ricerca di un modo per contrastare le Tenebre, che minacciano il mondo. Il primo passo è trovare l’Erede dell’Acqua.
Batora – Il Marchio di Terra
Destinazioni esotiche e nuove sfide per i Batora, finalmente insieme. Il viaggio ricomincia in luoghi selvaggi, alla ricerca delle essenze della Natura e della Terra. E nel frattempo, una misteriosa lettera sconvolge la calma apparente del Confine, mentre qualcuno trama nell’ombra.
19:00 – GIOVANI LETTORI
Alessia Franco
Si è laureata in Scienze della comunicazione nel 2001. Giornalista professionista dal 2002, si occupa di cultura, spettacolo e costume e collabora con alcuni periodici, tra cui la rivista «Gattopardo». Cura diversi uffici stampa, come quelli delle Catacombe dei Cappuccini, della Fondazione Sicilia e del Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino”. Tra i suoi libri, principalmente dedicati alla narrativa per ragazzi, L’isola del vento (2012), Le catacombe del mistero (2013) e Raccontami l’ultima favola. Giorgio Boris Giuliano, commissario e cantastorie (2016).
Con lo sguardo in su
Josetta si è trasferita da poco a Palermo dalla Germania: il papà fa l’antiquario, e in Sicilia vede nuove opportunità di lavoro. Siamo nel periodo della Belle Époque, e sono molte le famiglie che, da tutta Europa, decidono di venire a vivere e lavorare su quest’isola colta, ricca, produttiva. Sisidda, invece, dal suo poverissimo quartiere non si è mai spostata se non per andare a servizio, proprio in casa della famiglia di antiquari, che abita una villa liberty immersa in un giardino rigoglioso. Un’amicizia, quella tra le due bambine, che nasce per caso e che porterà alla luce tante altre vite di loro coetanei: da quelli ricchi e privilegiati ai carusi, che si sfiniscono di lavoro e rischiano la vita nelle zolfare. Con il suo nuovo romanzo – scritto da un adulto con la voce dei bambini, una voce e, dunque, una scrittura che insieme alle protagoniste cresce pagina dopo pagina – l’autrice si immerge con grazia e delicatezza in un periodo storico affascinante costellato di luci e ombre, di cui recupera frammenti di vita, usanze, personaggi e luoghi noti o dimenticati, rivolgendosi tanto ai ragazzi quanto a un pubblico maturo. Dall’incontro di due realtà apparentemente inconciliabili nascono il rispetto, la conoscenza, il dialogo. In una parola, il diritto di ogni bambino di vivere “con lo sguardo in su”.
19:45 – APERITIVO LETTERARIO
20:30 – STORIE SENZA TEMPO
Anselmo Madeddu
Medico e scrittore, vive e lavora a Siracusa, dove è Presidente dell’Ordine dei Medici e dirigente della ASP. Docente di Epidemiologia e di Management Sanitario presso l’Università di Catania, si è occupato di ambiente e tumori, pubblicando numerosi articoli scientifici. Cultore di interessi storici e letterari, cura una rubrica di focus storici sul quotidiano “La Sicilia” e ha pubblicato diversi saggi, tra i quali La Peste del Sonno (1993), Vittorini da Robinson a Gulliver (1997), Ortigia tra il Mare e il Mito (2009), Il re nudo e i suoi fratelli (2015), Syrakosion (2021). Il romanzo La verità sepolta è il suo esordio nel settore narrativo e rappresenta il primo volume della trilogia Mistero bizantino.
Mistero Bizantino – La Verità Sepolta
Anno 1968, il giovane Totò Salinas trova in un antico palazzo di Ortigia un manoscritto con un inedito codice bizantino, occultato da sempre dalla Chiesa. Sotto l’apparente aspetto di un’agiografia, il documento smascherava una scomoda verità, facendo luce sull’oscuro assassinio dell’imperatore Costante II, vittima di uno strano complotto a Siracusa, dove aveva trasferito la capitale dell’impero per contrastare l’avanzata dell’Islam… Anno 668, il monaco Venanzio, l’autore del codice, sfuggito a un misterioso attentato a Bisanzio, giunge in Sicilia, ma il suo arrivo nel monastero di San Pietro ad Bajas dà vita a un’agghiacciante serie di delitti. Solo allora Venanzio comprende di essere finito, suo malgrado, al centro di un pericoloso intrigo internazionale, con arabi e bizantini che si contendono l’arma con la quale dominare il mondo: il fuoco greco! Non gli rimane che una sola possibilità per salvarsi: fuggire dal monastero e sventare il complotto… Anno 1968, Totò intanto si accorge che tutti quelli che, come lui, avevano letto il codice erano morti in circostanze molto misteriose…
MBF EXTRA DEL 23 SETTEMBRE
10,30 – Visita al Museo Archeologico di Palazzo Cappellani
a cura di
In collaborazione con
16,00 – Laboratorio di scrittura creativa
a cura di Gabriella Rossitto.
Età consigliata 10-14 anni. Porta con te la tua penna preferita!
17,30 – La Majara
Storie ancestrali, Natura e Magia raccontati con la realtà virtuale.
Un percorso fantastico guidato dalla majara che svela le forze dell’umano e dell’universo.
DOMENICA 24 SETTEMBRE
17:30 – SICILIA IN VERSI
Gabriella Rossitto
Nata a Catania. Ha pubblicato in italiano le sillogi Il bianco e il nero, Atelier, Segrete stanze, La guerra altra, Ulisse sono io. In dialetto siciliano Russània, Çiuscia, Saracina, vincendo alcuni premi letterari.Poesie e racconti compaiono in numerose antologie.
Sinsalia
Le poesie, in dialetto siciliano, affrontano temi ricorrenti per ogni uomo: i legami e le relazioni, la tirannia del tempo che trascorre, la celebrazione della natura, la ricerca della felicità o almeno della tranquillità, della sedazione del conflitto. Altra tematica importante è la riflessione sulla poesia stessa, sull’ispirazione e sulla creatività. La silloge ha vinto ex-aequo il Premio Asas 2023.
18,15 – COMUNITÀ E TRADIZIONI DEL PASSATO
Paolo Fai
È nato nel 1949 a Solarino (SR), dove abita (vivere è molto di più e di diverso da abitare). La sua vita è in un altrove fatto di libri, di letture e di scritture. Ha insegnato per quarant’anni nei Licei classici, Lettere al Ginnasio e Latino e Greco al Liceo. Collabora con le pagine culturali del quotidiano «La Sicilia» e con la rivista nazionale «Critica liberale». Ha pubblicato pubblicato diversi saggi. Per Sellerio ha tradotto dal francese il saggio dello storico ebreo-francese Jules Isaac (1887-1963) Les oligarques. Essai d’histoire partiale, 1946, col titolo Gli oligarchi. Saggio di storia parziale, 2016; nel 2017, sempre per Sellerio, ha curato la traduzione dal greco e l’introduzione della Lettera agli Ateniesi di Giuliano imperatore, detto l’Apostata; il 27 gennaio 2022, Giorno della Memoria, sempre per Sellerio è uscita la traduzione dal francese del libro di Jules Isaac, Genesi dell’antisemitismo (Genèse de l’antisemitisme, 1956). Flumen è la sua prima pubblicazione con Apalòs.
Flumen – Dalla storia alla memoria (e ritorno)
Questo piccolo libro contiene quattro scritti apparsi sulla rivista Floridia e dintorni in anni ormai lontani. In ordine di tempo, il primo, L’Anapo tra storia e memoria, fu pubblicato nel n. 3 del 2001; il secondo, Alla memoria di Rudi Volpat, galantuomo, nel n. 4 del 2002 (ma lo scritto che leggerete non riproduce quello pubblicato sulla rivista, in cui una mia breve presentazione precedeva un lungo ricordo di Rudi Volpat sui suoi 15 mesi di permanenza a Solarino da piccolo sfollato di un paese del Friuli-Venezia Giulia dopo la rotta di Caporetto, il 24 ottobre 1917, bensì una sintesi generale apparsa nelle pagine culturali de «La Sicilia» del 24 ottobre 2017); il terzo, La Festa della Matricola a Solarino tra storia e memoria, nel n. 4 del 2004; il quarto e ultimo, San Paolo e dintorni, nel n. 10 del 2009-2010. Dopo che si è deciso di intitolare Flumen il libro, era inevitabile che esso si aprisse col saggio sul fiume Anapo, non solo per il valore oggettivo, diciamo pure identitario, che per i solarinesi quel fiume costituisce, ma anche per il valore metaforico con cui la parola fiume è spesso usata nel discorso degli uomini (e che l’editore e l’autore hanno ripreso nel sottotitolo, perché tutti e quattro i saggi qui raccolti sono uno scorrere lungo il fiume della storia e della memoria, nel quale, diversamente dal fiume eracliteo, dove non ci si può immergere due volte nella stessa acqua, le leggi della fisica valgono nulla). Sono qui raccolte storie diverse di esperienze personali – come il lettore apprenderà scorrendo le pagine del libro – della vita di un solarinese, che ha da sempre coniugato il locale col globale, dal vicino guardando al lontano e viceversa, comparandoli con quell’apertura mentale che consente, essa sola, di attuare una sintesi dialettica feconda di risultati metodologici ed epistemologici, perché scevra da campanilismi e pregiudizi.
Serena Carnemolla
Classe 1989, laureata in Scienze della Comunicazione e specializzata in Sociologia e Ricerca Sociale, coltiva la passione per lo studio dell’antropologia culturale raccogliendo testimonianze linguistiche, rituali e culturali per conservarne la memoria e la magia. Nel 2015, grazie al supporto delle associazioni culturali del territorio di Noto, realizza la raccolta di canti e indovinelli siciliani Cuntimi ‘n cuntu attualmente custodita presso la Biblioteca Comunale di Noto. Ricercatrice sociale e curatrice di spazi culturali e letterari, in seno al “Caffè Letterario Federiciano Mariannina Coffa” di cui è attualmente Presidente, nel 2022 pubblica Sciamanesimo Siciliano e magia popolare con Armando Siciliano Editore e nel 2023 pubblica Fronde Primigenie, una silloge di racconti brevi edita da Eta Beta. Dal 2022 partecipa attivamente all’allestimento di mostre e spazi espositivi dedicati alla cultura e alla poesia, collaborando con la Pro Loco di Noto e artisti attivi sul territorio.
Sciamanesimo Siciliano e Magia Popolare
Lo Sciamanesimo siciliano è il cuore delle tradizioni popolari sbocciate nell’isola più grande del Mediterraneo. Luogo di incontro di popoli e leggende, la Sicilia è scenario di una dimensione mistica in cui l’uomo, il divino e la natura, si compenetrano e si sostengono a vicenda, dall’alba dei tempi fino all’eternità. Erbe prodigiose, animali magici, formule e incantamenti che abbattono il confine tra i due mondi, testimoni di un popolo dall’identità tenace. Arricchito da estratti storici e racconti popolari inediti, questo libro racconta la vera natura sciamanica ed esoterica siciliana radicata nella quotidianità, tramandata oralmente attraverso le generazioni, rivelando i culti come ponte tra le civiltà anche geograficamente e storicamente più distanti.
19,00 – STORIE, CUNTI E FOLCLORE
Doroty Armenia
È poetessa e narratrice. Ha pubblicato il testo teatrale Lamento sorbe bianco, Lamento sul bianco (La Carboneria, Sevilla 2013), l’opera poetica Un somnio de nejente (Eretica Edizioni, 2019) ed i poemetti La versione di Narciso (Le Fate Editore, 2023) e Plegària al mar (Collana L’Isola, 2023). Formatasi in lettere classiche e archeologia, dopo aver lavorato come docente in Italia e all’estero, è rientrata in Sicilia, dove vive, studia e scrive presso la sua Putìa Letteraria (Noto, Siracusa), spazio dedicato ai libri e alla conoscenza del verde territorio ibleo.
Forse c’era e forse non c’era – Cinque anti-favole ispirate ai cunti e al folclore dell’altopiano ibleo
Forse c’era e forse non c’era, nascosta nella cenere di un forno, l’anima di una bambina discola, che la Morte non riuscì a portarsi via. C’era, o forse no, un giovane partito alla ricerca dell’unico punto del mondo, dove non si muore mai. E c’erano una fruttivendola che voleva rimanere incinta e un enorme cavolo, il quale – se è vero che c’era – era anche un orco dal bel volto, ghiotto di gatti e di donne col pancione. Una volta o nessuna, ma certo non due volte, c’era un uomo con un grande sacco, in cui infilava sia bestie che bambini, e tra questi ce ne era – o non ce ne era – una, capace di conversare persino con le lucertole ed i limoni. C’era forse una graziosa principessa, che seppe tirarsi fuori da un pozzo molto profondo, per mezzo di una scala fatta con le sue stesse ossa… La Sicilia della campagna iblea cunta e ricúnta queste e molte altre avventure di personaggi umani e bestiali, fantastici e verosimili, tutti sospesi tra la luce ed il lutto, l’incanto e il disincanto, il perenne avvicendarsi della morte con la vita.
19:45 – APERITIVO LETTERARIO
20,30 – LIBRO D’AUTORE
Giusy Sciacca
Nata a Lentini, vive tra Roma e Siracusa. È autrice di racconti, romanzi e testi teatrali. Ha pubblicato “Virità, femminile singolare plurale” (Kalòs) nel 2021 e il romanzo “D’amore e di rabbia” (Neri Pozza) nel 2023. Per questo romanzo ha già ricevuto il Premio Donna Siciliana 2023 e il Premio Più a Sud di Tunisi. é attualmente candidato al Premio Io Donna del Corriere della Sera.
D’amore e di rabbia
Sicilia, luglio 1922. A Lentini, centro agricolo della provincia siracusana sotto il fiato dell’Etna, avviene un sanguinoso fatto di cronaca, poi sepolto dalla polvere. Tra i protagonisti anche Maria Giudice, fervente sindacalista di origine lombarda e madre della scrittrice Goliarda Sapienza. Alla vigilia della prepotente affermazione fascista, nella cittadina si consuma un’accesa lotta di classe tra la decadente nobiltà latifondista, arroccata nel palazzo baronale dei Beneventano della Corte, e i braccianti. In mezzo, sul confine lacerato di quei due mondi, c’è Amelia Di Stefano, una donna fuori posto. Un proverbio popolare siciliano recita che un uccello in gabbia non canta per amore ma per rabbia. Amelia è una donna in trappola. Catanese di nobili origini, ha pagato duramente un errore commesso da giovane. Ora, tradita dalla famiglia e dagli amici altolocati della Catania dei salotti, si ritrova «in esilio» a Lentini, dove oscilla tra la relazione clandestina che la vincola a Francesco, primogenito del potente Barone Beneventano della Corte, e il carisma della fiamma ideologica di Mariano Fortunato, personalità di spicco del sindacalismo locale. Attorno a lei, il popolino, la putìa di Santina, i dammusi umidi, i colori e le voci del mercato, le corse dei devoti a piedi scalzi, le vanedde strette, la Grotta dei Santi e i suoi miracoli. A confortarla, saranno l’affetto di Enza, capociurma di campagna dall’identità dirompente, il sorriso imperfetto di Tanino, l’amico artigiano, o ancora la presenza di Ciccio lo sciancato, ultimo tra gli invisibili, che c’è sempre. I due universi convivono, si intrecciano. E Amelia sempre in mezzo, sempre in bilico. Fino a quando non si imporrà l’imperativo di una scelta. E allora nulla sarà come prima. Giusy Sciacca in D’amore e di rabbia ci restituisce una Sicilia arcaica e sanguigna che si lacera sotto le spinte di una modernità scandalosa, impaziente e ribelle che chiede cambiamento. Ispirato a un vero fatto di cronaca avvenuto nel1922, raccontato con rigore e attenzione, fuori da qualsiasi stereotipo narrativo siciliano. Una storia nella storia, una curiosità che mette insieme realtà e finzione, ricostruzione storica e personaggi inventati.
MBF EXTRA DEL 24 SETTEMBRE
10,30 – Visita al Museo Archeologico di Palazzo Cappellani
a cura di
In collaborazione con
11,30 – Visita al Mulino ad Acqua Santa Lucia
17,30 – Le Herbariae
Workshop di pozioni ed unguenti magici.
SUPPORTO MUSICALE A CURA DI
Lucia Basile
Psicologa ed Arteterapeuta ad orientamento Psicofisiologico Integrato presso l’A.E.P.C.I.S. Roma, specializzata presso la Scuola di Specializzazione di Psicoterapia della Gestalt HCC a Siracusa. Si è occupata di espressività creativa in gruppi vari attraverso la musica, la pittura e la manipolazione della creta in Italia e nei Paesi Bassi, sia in progetti per l’infanzia che con adulti disabili e normodotati. Ha scelto l’Arpa come strumento principe per educare all’ascolto sin dalla primissima infanzia, reputando che già alla nascita il bambino sia in grado di recepire in tutta la sua complessità i suoni e, tanto più se questi vengono eseguiti con uno strumento dal vivo. Svolge l’attività clinica in studio a Canicattini Bagni e a domicilio presso disabili, anche con l’ausilio dell’Arpa, organizza incontri di musicoterapia con l’arpa per donne in gravidanza e sessioni di ascolto e sostegno alla genitorialità, per mamme e bimbi fino a 12 mesi, di musica dal vivo e incontri di arpa-terapia in Case di Cura per anziani, dove ha anche svolto attività arte terapeutiche attraverso pittura e manipolazione della creta (ad Amsterdam). Ha condotto dei corsi di propedeutica musicale per bambini fino a 5 anni in diverse scuole e ha seguito dei seminari di educazione musicale per bambini (0-10 anni) secondo la “Music Learning Theory” di Edwin Gordon, attraverso il cui metodo ha suonato presso il Teatro Machiavelli di Catania ad un concerto per bambini accompagnati. Ha instaurato un protocollo d’intesa con il reparto di Neonatologia dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa, attraverso l’ass. Pi.Gi.TIN, per fare delle sessioni di arpa-di allattamento materno presso “La Leche League Italia”. È una volontaria del progetto nazionale N.p.L. (Nati per Leggere) e N.p.M. (Nati per la Musica), per cui collabora costantemente con la Biblioteca Comunale “G. Agnello” di Canicattini ed organizza dei laboratori di lettura animata accompagnata dalla musica d’arpa dal vivo (Progetto “Suonami una Storia”) e da altri strumenti come violino e pianoforte, nelle scuole e in varie realtà culturali